“Molto preoccupante la stupidità e l’ignoranza delle persone. In Libia siamo sempre stati contro ogni forma di razzismo, ma di certo nessuno ha mai pensato di andare a distruggere statue, monumenti e cancellare vie. Ho sempre sognato un modello di integrazione, sinonimo di arricchimento. Questi episodi mi spaventano. Mi auguro che la situazione non degeneri. Capisco però che la stupidità non ha limiti. Bianco o nero per noi non fa differenza, ma questi atti sono razzismo al contrario”. Così all’Adnkronos Giovanna Ortu, presidente dell’Airl (Associazione Italiani Rimpatriati dalla Libia) commenta l’imbrattamento della statua del generale Antonio Baldissera, al Pincio e la copertura delle le targhe di via e largo dell’Amba Aradam a Roma con i nomi di George Floyd e Bilal Ben Messaud.

“E’ un clima vergognoso creato ad arte da qualche imbecille. Queste persone meritano una punizione esemplare, la legge è sacra e va rispettata. Ci sono le telecamere, non penso sia difficile prendere i responsabili degli imbrattamenti”. Ortu commenta anche l’imbrattamento della statua di Montanelli, avvenuto nei giorni scorsi a Milano. “L’ho trovato proprio un gesto cattivo. Un uomo grande che ha scritto la storia del nostro giornalismo. Evidentemente al giorno d’oggi essere competenti non paga più”.

(Sig/Adnkronos)