L’Atlante Geopolitico del Mediterraneo 2025, promosso dall’Istituto di Studi Politici “S.Pio V” in collaborazione con l’Osservatorio sul Mediterraneo (OSMED), giunge alla sua undicesima edizione confermandosi come uno strumento prezioso per comprendere la complessità geopolitica di una delle regioni più dinamiche del mondo. Uscito il 2 giugno 2025, il volume si distingue per l’equilibrio tra rigore scientifico e chiarezza espositiva, offrendo un quadro aggiornato e articolato del Mediterraneo allargato. Anche questa edizione si apre con la prefazione di Paolo De Nardi e l’introduzione di Gianluigi Rossi, che inquadrano le coordinate concettuali e metodologiche del lavoro.
L’Atlante, curata da Francesco Anghelone e Andrea Ungari, include due saggi introduttivi di grande attualità. Gregory Alegi analizza il ruolo strategico degli Stati Uniti nel Mediterraneo, in un momento in cui Washington ricalibra la propria presenza globale, mentre Stefano Pelaggi approfondisce la proiezione cinese nell’area, evidenziando come Pechino stia guadagnando terreno con metodi non convenzionali ma estremamente efficaci. Questi contributi tracciano perfettamente il contesto internazionale e rendono immediatamente chiaro che il Mediterraneo non è solo una regione di confine, ma un centro di interessi globali.
Il cuore dell’Atlante è costituito dalle undici schede Paese, curate dagli analisti dell’OSMED e aggiornate al 28 febbraio 2025. Ogni scheda combina in modo efficace una sintetica panoramica storica con un’analisi attenta della situazione politica, economica, sociale e strategica attuale. Il linguaggio è accessibile anche ai non specialisti, ma senza mai rinunciare all’accuratezza. Un ulteriore punto di forza è la dotazione di mappe e dati statistici che rendono il volume non solo leggibile, ma anche visivamente efficace.
La sezione conclusiva, Dialoghi Mediterranei, arricchisce ulteriormente il volume con i contributi di Federica Saini Fasanotti, Giuseppe Dentice e Shirin Zakeri, i quali approfondiscono l’evoluzione della crisi siriana, soffermandosi in particolare sul ruolo strategico di Russia, Turchia e Iran. I loro interventi offrono nuove chiavi di lettura e si aggiungono alle analisi proposte nelle sezioni precedenti, ampliando lo sguardo sulle dinamiche geopolitiche della regione.
In sintesi, l’Atlante Geopolitico del Mediterraneo 2025 è una pubblicazione capace di coniugare aggiornamento, profondità analitica e chiarezza. Uno strumento indispensabile per chiunque si occupi – per studio, professione o interesse personale – delle dinamiche che attraversano il Mediterraneo e ne condizionano il futuro. Con un impianto solido e un taglio contemporaneo, il volume si conferma all’altezza della complessità della regione che racconta.

