Comunicato stampa del 16 ottobre 2007
Anche gli Italiani Rimpatriati dalla Libia prendono atto della giustificata soddisfazione espressa dall’Ad dell’Eni Scaroni in merito al colossale accordo per la fornitura di gas raggiunto con la Libia.
“Mi fa piacere apprendere – ha dichiarato Giovanna Ortu, presidente dell’Associazione – che l’Eni abbia deciso di investire 150 milioni di dollari in attività sociali a favore della popolazione libica, anche se due anni fa ha risposto picche alla nostra richiesta di partecipare almeno in parte alla ristrutturazione del cimitero cattolico di Tripoli”.
L’investimento previsto nei prossimi dieci anni – di cui la quota parte a carico dell’Eni ammonta a 14 miliardi di dollari – rende perfettamente l’idea dell’importanza che la Libia riveste per le relazioni commerciali dell’Italia.
Non si capisce, quindi, per quale ragione nell’ambito di questo interscambio il governo italiano si ostini a non voler trovare, neanche nella Finanziaria in corso, i pochi milioni di euro chiesti dai rimpatriati per una legge di indennizzo che li ricompensi almeno parzialmente dell’ingiustizia subita nel 1970 con la confisca di tutti i beni.